Flauto bastone tagliato in Re e discendente al Re, di probabile manifattura Coselschi di Siena, costruito tra la fine del '700 ed il primo decennio dell' '800, conico. Due pezzi in legno di bosso lavorato a forma di canna di bambù più piede (di restauro) e tappo di intonazione in ebano e bronzo. Sul corpo sono presenti 6 fori più la chiave di Re a scomparsa. Sulla testata, sul il foro d'insufflazione, vi sono altri due fori per la cinghia dell'impugnatura.

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Flauto inglese discendente al Si, databile al secondo decennio del XIX secolo, a cameratura conica, in cinque parti di bosso con cinque ghiere e tappo in avorio, otto chiavi a peltrini con piattello mobile in argento imperniate su castelletti di legno a sbalzo. Su tutti i pezzi vi è il marchio GOULDING & Cº, mentre sul barilotto vi è il marchio: 6 / simbolo del Principe di Galles / GOULDING / D’ALMAINE / POTTER & Cº / SOHO-SQUARE / LONDON. Il foro d’imboccatura è quasi tondo mm. 11 x 10, il diapason a 436 Hz, la lunghezza totale di mm. 660.


























Flauto in bosso a cameratura conica, discendente al Si. Lo strumento fu costruito da Johann Baptist Junior Ziegler (Vienna 1824 – 1879) nel sesto decennio del XIX secolo e su tutti i pezzi riporta il marchio: aquila asburgica / I. ZIEGLER / WIEN. Lo strumento possiede la sua custodia originale, è in quatto pezzi con sei fori, ghiere undici chiavi a piattello mobile e due leve in alpacca. Il diapason è 440 Hz, ha il foro d’imboccatura ovalare ed è lungo mm. 712.


























Flauto in ebano a cameratura conica, discendente al Si. Lo strumento fu costruito da Johann Baptist Junior Ziegler (Vienna 1824 – 1879) nel terzo quarto del XIX secolo e su tutti i pezzi riporta il marchio: aquila asburgica / I. ZIEGLER / WIEN. Lo strumento possiede la sua custodia originale, è in quatto pezzi con sei fori, ghiere undici chiavi a piattello mobile e una leva in alpacca. Il diapason è 440 Hz, ha il tappo ed il piede decorati con pregevoli smalti, ha il foro d’imboccatura ovalare ed è lungo mm. 711.


























Flauto a cameratura conica, discendente al Re, marchiato: stella a cinque punte / BUFFET / A PARIS / stella a cinque punte. Questo marchio è riferibile a Jean Luis Buffet che lo utilizzò nel secondo quarto del XIX secolo. Lo strumento, a sei fori, della lunghezza di mm. 621, è in quatto pezzi di palissandro molto bello, con le ghiere e cinque chiavi in alpacca, con il diapason a 436 Hz.


























Flauto in Re italiano, seconda meta’ dell’ ‘800, ebano. Cinque pezzi marchiati a fuoco, 5 chiavi e ghiere di metallo argentato.


























Flauto inglese in Re discendente al Re, 1820 ca., 4 pezzi in legno di bosso frisée, ghiere in avorio, 4 chiavi quadrate in ottone.


























Flauto inglese a cameratura conica a sei fori e sei chiavi, costruito da George Goulding tra il 1798 ed il 1803 a Londra. Lo strumento è in cinque pezzi di legno di bosso con cinque ghiere e tappo d’intonazione in avorio. Tutti i pezzi tranne il barilotto (non originale?) sono marchiati GOULDING & C°, le chiavi sono in argento e su una vi è la firma dell’argentiere G. Lew. Il diapason è di 436 Hz ma il foro d’imboccatura, conico, ed il primo foro sono stati ridotti di diametro con l’aggiunta di un anello d’avorio. La lunghezza totale è di 665 mm.






















Flauto in avorio costruito probabilmente in Germania intorno al 1770. Lo strumento, conico, in Re discendente al Re, è costituito da tre pezzi d'avorio, una ghiera e tre chiavi quadrate in argento dorato. Una sola delle chiavi è montata direttamente su castelletti d'avorio ed è originale, mentre le altre due (Fa e Sib) e la ghiera sono successive (ca. 1820) e sono montate su selle d'argento. L'imboccatura è ovalare ed il La è a 438 Hz.






















Flauto tedesco tipo Schwedler, in Do discendente al Si, costruito tra la fine del XIX secolo ed i primi decenni del XX. Questo tipo di flauto prende il nome dal flautista Maximilian Schwedler (1853-1940) che lo progettò nel 1885. Questi strumenti furono costruiti, in principio, da Kruspe prendendo il nome di Schwedler-Kruspe e in seguito, con alcune modifiche, presero il nome di flauti reform. Lo strumento, in Do discendente al Si, conico, è formato da tre parti in ebano e la testata in alpacca con l'imboccatura in ebanite. Presenta 12 chiavi, due anelli e tre ghiere in alpacca.





















Flauto terzino in MI bem. francese, marchiato: Noblet Jeune Fils, marchio usato dai membri della famiglia Noblet di La Couture, Parigi 1830 ca., 5 pezzi marchiati a fuoco, legno di bosso, ghiere in avorio, 5 chiavi in ottone.



























Flauto da concerto in Do discendente al Si, costruito da E. Rampone a cavallo tra la fine del secolo scorso ed i primi anni del '900; ebano, ghiere, bordature dei fori e 15 chiavi in alpacca, tappo di intonazione in metallo e smalti, astuccio originale.


























Flauto traverso italiano del primo decennio del Novecento. Il marchio presenta Lira musicale (in ovale) / BATTISTA / CAZZANI & Co / MILANO / monogramma BC. Il flauto, nella sua custodia originale, è formato da quattro parti in ebano, vi sono 12 chiavi in nichel ed è discendente al Si.
























Flauto in avorio traverso, conico, in Re discendente al Do. 4 pezzi marchiati: CAHUSAC / junior / LONDON. Cahusac jr. (Thomas) fu attivo a Londra tra il 1781 ed il 1794 al n° 4 di Great Newport Street e, con la sua famiglia, fu il più importante costruttore di fiati dell'epoca. Lo strumento presenta 6 fori e 6 chiavi quadrate e 4 ghiere in argento finemente cesellato, astuccio originale. Dimensioni: L. tot. 667, testata 230 con diam. d'uscita 18 e foro ovale 12 x 10, corpo sup. 159 con diam. d'uscita 14, corpo inf. 121 con diam. d'uscita12, piede 157 con diam. d'uscita 11.





















Flauto in ebano a cameratura conica, discendente al Si. Lo strumento riporta il marchio: lira musicale / VINATIERI / A TORINO / sole. Lo strumento possiede la sua custodia originale con il monogramma N G, è in ebano, in quatto pezzi con sei fori, ghiere e dieci chiavi (ma la leva lunga del Fa manca ed il foro è tappato) in argento. Alla seconda Triennale Pubblica Esposizione di Torino, nel 1832, Fortunato Vinatieri, attivo in Piazza Vittorio Emanuele accanto al 20, riceve una menzione onorevole per aver esposto un oboe ed un flauto (assolutamente uguale a questo) in ebano, con guerniture in argento. Il diapason è 438 Hz, ha il foro d’imboccatura ovalare ed è lungo mm. 706.





















Flauto inglese, conico, costruito intorno al 1815 probabilmente da Willm Heny Potter (Londra 1760-1848). Lo strumento, in Re discendente al Do, è composto da 5 parti in ebano con 5 ghiere ed il tappo in avorio. L'imboccatura è quasi tonda e vi sono 6 chiavi in argento. Il marchio impresso sullo strumento è: POTTER / LONDON / PATENT. Lo strumento presenta i piattelli delle chiavi a peltrino mobile brevettato dal padre Richard Potter nel 1785.






















Flauto tedesco, conico, costruito tra la fine del XIX secolo e l'inizio del successivo da Oscar Adler & Co. a Markneukirchen. Lo strumento è composto da 4 parti in ebano con 8 chiavi, 4 ghiere ed il tappo in metallo argentato. Il marchio è costituito da due ovali, nel primo vi è la scritta ADLER & Co. / MARKNEUKIRCHEN, nel secondo la scritta LOUIS de LEEUW / ZWOLLE (probabilmente il venditore).




























Flauto in Re conico, seconda metà del XIX secolo. Il marchio, in ovale, reca la scritta: HYNEK KOHLERT / KRASLICE 1058 / REP. CESKOSL. Il flauto, in Do discendente al Si, è costituito da 4 parti in ebano con ghiere, 13 chiavi e 3 anella in metallo nichelato tipico delle vecchie meccaniche in uso in certe aree tedesche alla fine dell'Ottocento.






























Flauto conico, anonimo, in Re discendente al Re. Lo strumento è formato da 4 pezzi in ebano con 6 chiavi e 5 ghiere in silver. Costruito probabilmente in Germania alla fine del XIX secolo.
























Flauto in Do discendente al Si, conico, tedesco, fine XIX secolo. Il costruttore, WÜNNENBERG, è conosciuto per un brevetto di testata verticale nel 1889. Lo strumento è costituito da 4 parti in ebano con 4 ghiere e 12 chiavi in alpacca. Il marchio impresso reca la dicitura WÜNNENBERG / CÖLN: questa ditta fu fondata da Eberhard e nel 1889 brevettò una testata verticale per flauto.






















Flauto sistema Böehm cilindrico, meccanica con sistema Böehm, Germania, modello "ortoton", nome utilizzato nel secondo decennio del XX secolo per designare strumenti di buona qualità, marchiato: [corona tra due stelle] / OTTO MONNIG / LEIPZIG. / [lira musicale] / Ortoton / [stella a 6 punte]. Il flauto, in Do discendente al Si, è costituito da tre parti in ebano e 16 chiavi a tamponatura chiusa in silver. L'imboccatura è ovalare e molto affilata.






















Flauto in Mi, conico. Strumento olandese della fine del XIX secolo, marchiato D. ANSINGH & / ZWOLLE, costituito da 4 parti in ebano, 9 chiavi e 4 ghiere in alpacca.
























Flauto in Mi bem anonimo, ca. 1850, 5 pezzi di legno di bosso finemente flambato con 6 chiavi in ottone e ghiere in corno.
































Flauto in Mi bem inglese fatto costruire dal famoso flautista Nicholson attivo a Londra nei primi decenni del XIX secolo, conico, 3 pezzi in legno di bosso, con la testata lievemente piegata, una chiave in ottone.
























Flauto tedesco, a cameratura conica, con due corpi di ricambio marchiato C. G. HEROLDT, in legno di bosso con 5 ghiere in corno ed una chiave in ottone. Lo strumento è costituito da una testata di mm. 224, tre corpi superiori rispettivamente di mm. 147, 156, e 164, un corpo inferiore di mm.135 ed un piede di mm. 99. Conrad Gustav Herold fu un costruttore che operò a Klingenthal nei primi decenni del XIX secolo. Il flauto ha un’intonazione di 440 Hz con il corpo n°1, 434 Hz e 428 Hz con i corpi n° 2 e n°3. Custodia originale in cartone.






















Flauto italiano, costruito negli ultimi decenni del XIX secolo, cameratura conica con camicia interna metallica, quattro pezzi in ebano. Vi sono sei fori, cinque ghiere metalliche e quindici chiavi (due per i rimandi al Re# e al Si bem). Lo strumento è marchiato in tutti i suoi pezzi: stemma reale / (in ovale) MAINO E ORSI / MILANO / monogramma MO / stella a cinque punte. Lo strumento è discendente al Si Bem ed è lungo715 mm.






















Flauto traverso in ebano, databile alla fine del XIX secolo, a cameratura conica con camicia interna metallica, in quattro pezzi, discendente al Si. Lo strumento presenta sei fori, quattordici chiavi (due per i rimandi al Re# e al Si bem quest’ultima mancante) e cinque ghiere metalliche. Questo strumento è anonimo ma la meccanica ricorda quella degli strumenti costruiti dalla Maino & Orsi. La lunghezza totale è di mm. 692 anche se il barilotto sembra accorciato.






















Flauto austriaco in tre pezzi, costruito da Johann Baptist Ziegler e databile tra il 1858 ed il 1878, marchiato: < aquila bicipite > / I. ZIEGLER / WIEN. / diapason. Questo flauto, discendente al Si, presenta una chiave supplementare per il Mi bem da azionare con il pollice sx. Lo strumento è a cameratura conica, con tredici chiavi imperniate su supporti metallici e sei buchi. La testata è in ottone argentato con boccola in avorio mentre il corpo è in palissandro.






















Flauto Corona in Do#, costruito da Schuster & Co. a Markneukirken in Boemia intorno al 1860, modello Meyer, testata in avorio, 3 pezzi in ebano con 9 chiavi in nichel.



























Flauti tedeschi con testata in avorio, fine del XIX secolo. Flauto in Do discendente al Si, costituito da tre parti in ebano ed una testata in avorio con anima metallica per una lunghezza di 730 mm. Lo strumento presenta 13 chiavi metalliche e sei buchi con meccanica Meyer. Ottavino in Do, costituito dalla testata d’avorio e da due pezzi di ebano per una lunghezza totale di 318 mm. Lo strumento, discendente al Re presenta una meccanica a 6 chiavi metalliche. Il marchio è BAUNGÄRTEL / MÜLHUASEN. Ottavino in Do#, costituito dalla testata d’avorio e da due pezzi di ebano per una lunghezza totale di 302 mm. Lo strumento, discendente al Re presenta una meccanica a 6 chiavi metalliche. Il marchio è BAUNGÄRTEL / MÜLHUASEN.






















Flauto Buffet in Do,5 pezzi in ebano con estensione al Si, ghiere e 11 chiavi in alpacca, cameratura conica, slitta di regolazione, tappo a vite. Molto probabilmente costruito a Parigi da Jean-Louis Buffet tra il 1830 e il 1844.


























Flauto in bosso in Re discendente al Re, inglese, seconda metà del XVIII secolo, anonimo, conico, 4 pezzi con ghiere in avorio, una chiave quadrata in ottone; presenta i segni dell'aggiunta di tre chiavette probabilmente aggiunte nel XIX secolo e successivamente rimosse.
























Flauto Buffet Crampon traverso, cinque pezzi in ebano, estensione al Do, ghiere e dieci chiavi in alpacca, cameratura conica. Marchiato su tutti i pezzi: lira musicale / BUFFET / CRAMPON e C. / A PARIS, monogramma BC. Lo strumento risale alla metà del XIX secolo.

























Flauto in legno di rosa traverso, meccanica riconducibile a sperimentazioni francesi o inglesi della prima metà del XIX secolo, quattro pezzi a cameratura conica, meccanica intermedia tra il sistema Böehm del 1832 ed il Briccialdi. Ghiere e 14 chiavi e sei anella in argento. Monogramma A C sullo strumento e sull'astuccio.




















Flauto in Sol (Schwegel), Austria occidentale (Berchtesgaden), inizi '900, anonimo. Due pezzi di legno di pruno con anelli di ottone, cameratura conica con 7 fori di cui il 5° doppio ed il 7° per il mignolo (Sol#).
























Flauto in Do, italiano, marchiato: SISTEMA BRICCIALDI / BREVETTATO / I. GERINI / FABBRICANTE / FIRENZE. Ippolito Gerini costruiva flauti a sistema Briccialdi fino al terzo decennio del XX secolo. Questo sistema era una sintesi del sistema Böehm e del sistema Ziegler, inventato dal famoso flautista ternano Briccialdi, nel 1849, che prevedeva un flauto metallico a cameratura cilindrica e un sistema a quindici chiavi ed un anello. Questo strumento, databile al secondo decennio del XX secolo è lungo mm. 657.
























Flauto discendente al Si, in quattro pezzi di ebano con marezzature chiare, boccola ovalare in avorio, cameratura conica, sei fori, dieci chiavi e cinque ghiere in alpacca, marchiato: A. MINISINI / TORINO / 2 brevetti. Lo strumento è lungo mm. 712. Il diapason è 440 Hz.
























Flauto cilindrico, in ottone argentato, meccanica Böehm a tamponatura chiusa, Mi snodato, Sol non in linea, in tre pezzi, marchiato sul barilotto: CARLO ROSSINI. Non vi sono notizie di questo costruttore per cui probabilmente è un flauto Orsi marchiato con il nome Rossini.
























Flauto in quattro pezzi di ebano, cameratura conica, discendente al Do con otto chiavi e sei fori, marchiato: ABBATE / ALFONSO / B. Il costruttore fu attivo a Napoli tra il 1840 ed il 1881 e fu l’inventore di numerosi strumenti. Questo strumento, databile al terzo quarto del XIX secolo è lungo mm. 689. Il diapason è 440 Hz.
























Flauto in MI discendente al Re, anonimo, databile alla fine del XIX secolo, in quattro pezzi di ebano, a cameratura conica, sei chiavi e cinque ghiere metalliche e sei fori. Lo strumento è lungo mm. 518.
























Flauto traverso a cameratura cilindrica discendente al Si, modello "rudal-carte", n° di ordine 342, sistema Böehm a tamponatura chiusa, 4 pezzi in metallo argentato (titolo 900). Milano, 1930, ditta Rampone e Gazzani.


























Flauto traverso cilindrico, tedesco, in argento massiccio (titolo 900), sistema Böehm a tamponatura chiusa, in tre pezzi. Il marchio impresso sul barilotto reca la scritta SINFONIA / MAISTER / Paul Krebs / Erlbach/V. / in ovale CONSERVATORU BUCURESTI / 13151. Lo strumento, nella sua custodia originale, è databile alla metà del XX secolo.






















Flauto traverso cilindrico, italiano, costruito nel primo quarto del XX secolo, recante il marchio L. VANOTTI / MILANO / BREVETTATO. Meccanica Böehm a tamponatura chiusa, in alpacca argentata. Luigi Vanotti fu attivo nel primo quarto del XX secolo in società con Abelardo Albisi, inventore del flauto basso albisiphon.






















Flauto inglese in ebano, anonimo, costruito nella seconda metà dl XIX secolo. Lo strumento presenta una cameratura cilindrica, in tre pezzi con quattordici chiavi metalliche e due piattelli. La meccanica è un’evoluzione del vecchio sistema meccanizzato (Pratten's Perfected) con l’aggiunta di chiavi e piattelli per i sei fori aperti della meccanica Ziegler ed al piede una meccanica tipo Böehm. Le dimensioni sono: testata 238 mm. foro d’insufflazione ovalare (15 x 11 mm.), corpo 292 mm, piede 137 mm, diametri interno 18 mm, esterno 26 mm.






















Flauto basso in Do, italiano, costruito alla metà del XX secolo, marchiato: ORSI / MILANO. Il flauto, in ottone nichelato, presenta una testata curva ed una meccanica Böehm.



























Flauto tedesco conico, anonimo, probabilmente costruito nella seconda metà del XIX secolo. Lo strumento, in Do discendente al Si, è formato da quattro parti in ebano con 10 chiavi, tappo 4 ghiere in alpacca.



























Flauto conico, anonimo, probabilmente costruito nella seconda metà del XIX secolo in Italia. Lo strumento, in Do che può diventare in Si e discendere al Si bem. grazie ad un distanziatore in osso posto tra la testata ed il barilotto, è formato da quattro parti in ebano con 13 chiavi e 5 ghiere in alpacca.

























Flauto in Do discendente al Si, marchiato in tutti i pezzi: lira musicale / BORGANI / ORFEO / MACERATA / brevettato / monogramma OB, risalente agli anni Venti del XX secolo. Lo strumento, di mm. 718, è in quattro pezzi, in ebano a cameratura conica con sei fori, dodici chiavi in alpacca e quattro ghiere.

























Flauto in Re #, discendente al Do, marchiato: lira musicale / (in ovale) BUFFET / A PARIS / (in ovale) A. / BARI / stella a 5 punte, costruito nel primo quarto del XX secolo e commercializzato a Bari da Alfredo Gardelli che commercializzava strumenti (Buffet, Conn, Rampone) col proprio marchio. Lo strumento, in ebano, in tre parti, ha cameratura conica, sei fori, otto chiavi e tre ghiere metalliche ed è lungo mm. 573.

























Flauto inglese in palissandro con cappuccio, piede, quattro ghiere e le chiavi in ottone. Lo strumento è marchiato DOUGLAS & C° / LONDON: questo costruttore fu attivo a Londra nel secondo decennio del XX secolo all'indirizzo 7 South St. EC. Il flauto, a cameratura conica, discende al Re, presenta 6 fori aperti e 6 chiavi in ottone.






















Flauto cilindrico, anonimo, francese, databile ai primi decenni del XX secolo. Il flauto, metallico, è discendente al Re, presenta cinque chiavi e sei fori ed è costituito da due pezzi.

























Flauto in Fa discendente al Re, marchiato: TITO BELATI / PERUGIA, risalente al terzo decennio del XX secolo. Lo strumento, a cameratura conica, è in tre pezzi di ebano a sei fori con sei chiavi (di cui solo due presenti) e quattro ghiere (una mancante) metalliche ed è lungo mm. 476.

























Flauto in vetro ricoperto in pelle, copia fedele (per quanto riguarda la lunghezza e la distanza tra i fori) di un flauto in legno conservato nell'Accademia Filarmonica di Verona ed attribuito a Rafi. Lo strumento potrebbe essere considerato in Do a diapason basso a 415 Hz. Lo strumento è costituito da un tubo di vetro cilindrico con sei fori ricoperto di pelle nera con imboccatura (circolare) e ghiere, alle estremità, in palissandro.






















Flauto bastone inglese, anonimo, costruito nella seconda metà del XIX secolo. Lo strumento è costituito da un flauto in ebano in tre pezzi (testata mm.196, corpo sup. mm. 140, corpo inf. mm. 1159), a cameratura conica, a cinque chiavi in alpacca discendente al Re, e da un pomolo ed un puntale per una lunghezza totale di mm.968.






















Ottavino-bastone in La, inglese, primi decenni del XX secolo. Pomello in avorio massiccio, testata e corpo in palissandro con cinque chiavi in alpacca, corpo del bastone avvitato al piede dello strumento. Marchio: Boosey & Hawkes Ltd. / LONDON, punta in ottone.
























Ottavino italiano, in tre pezzi di ebano, cameratura conica con camicia interna metallica, costruito negli ultimi decenni del XIX secolo. Questo strumento è anonimo ma la meccanica ricorda quella degli strumenti costruiti dalla Maino & Orsi. La lunghezza totale è di mm. 322, il barilotto sembra allungato per cui risulta tagliato in Si bem. anche se la tonalità originaria dovrebbe essere in Do, manca il tappo superiore, vi sono sei fori, tre ghiere metalliche e sette chiavi (manca il rimando al Si bem).






















Ottavino a doppia camera in Do, interamente di metallo argentato e formato da due tubi di cui l’esterno riproduceva il profilo del flauto in legno e l’interno la cameratura conica. Gli strumenti a doppia camera furono brevettati da Agostino Rampone (1843 - 1897) nel 1879 per assecondare l’esigenza dei flautisti italiani abituati a suonare flauti in legno e restii ad suonare con i piccoli flauti metallici: nel 1884 il Giornale Militare Ufficiale pubblica un nuovo regolamento per le bande militari in cui si adottano flauti e clarini a doppia parete prodotti da Rampone. È uno strumento robusto ma pesante e difficile da riparare, ha la meccanica Ziegler a sei fori e sette chiavi, è in due pezzi, lungo mm. 298, è marchiato in ovale: A. RAMPONE / stemma sabaudo / MILANO / SISTEMA CON PRIVILEGIO / 519. Lo strumento è databile intorno al 1885.e metalliche e sette chiavi (manca il rimando al Si bem).






















Ottavino in Do marchiato: lira musicale / F. ROTH / MILANO / fiore a sei petali. È databile al terzo quarto del XIX secolo, è in ebano a cameratura conica e camicia metallica nella testata e nel barilotto. Lo strumento è in tre pezzi della lunghezza complessiva di mm. 304 con quattro ghiere e sei chiavi argentate, sei fori e una ghiera successiva.






















Ottavino in Do, marchiato C. MAHILLON / BRUXELLES. Il costruttore di strumenti Victor Charles Mahillon, famoso per la ricostruzione dell’oboe d’amore, fu attivo intorno al 1870. Due pezzi in ebano e cinque chiavi in alpacca.




























Ottavino in Do, a cameratura cilindrica, sistema Böehm a tamponatura chiusa. Milano prima metà del XX secolo. Sulla testata è riportato il marchio: RAMOPNE / ditte riunite / CAZZANI, mentre sul corpo il marchio è A. RAMPONE / MILANO. 2 pezzi in metallo argentato con boccola e poggiadito decorati a bulino a motivi floreali. Il n° di ordine del catalogo del 1926 è il 512.

























Ottavino in Do, marchiato G. PELITTI, italiano, costruito nel primo quarto del XX secolo, in ebano a cameratura conica e camicia metallica nella testata e nel barilotto. Lo strumento è in tre pezzi della lunghezza complessiva di mm. 307 con sei chiavi, sei fori e tre ghiere metalliche.

























Ottavino in Re, a cameratura conica, anonimo. 3 pezzi in ebano, quattro ghiere e cinque chiavi in metallo.


























Ottavino in Do marchiato: stella a cinque punte / P. Pupeschi / Firenze / stella a cinque punte, costruito probabilmente nel 1901. Lo strumento è in ebano a cameratura conica e camicia metallica nella testata e nel barilotto. Lo strumento è in tre pezzi della lunghezza complessiva di mm. 321 con sei chiavi, sei fori e quattro ghiere metalliche.


























Ottavino in Do marchiato: C / 870, costruito probabilmente nei primi decenni del XX secolo. Lo strumento è in ebano con marezzature chiare a cameratura conica e camicia metallica nella testata e nel barilotto. Lo strumento è in due pezzi della lunghezza complessiva di mm. 308 con sei chiavi, sei fori e tre ghiere metalliche.
























Ottavino in Do, Germania, seconda meta’ dell’ ‘800, 3 pezzi in ebano, 6 chiavi e ghiere di metallo argentato.